Mondiali Calcio

“Il giorno del nostro destino” è il titolo con cui aprono i media tedeschi nel giorno della partita che può rimettere in corsa la Germania o affossarla definitivamente. La sfida tra Germania e Svezia entra di diritto nella serie evento di questo Mondiale che vede giocarsi i loro destini in 90 minuti una big, forte dei favori del pronostico, e un’avversaria partita in sordina ma che ha acquistato credibilità sul campo. Argentina-Croazia ha inaugurato due giorni fa questo filone che vedrà la partecipazione di, tra le altre, Brasile e Serbia, Portogallo e Iran, ancora l’Argentina e Nigeria.

 

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La Croazia ha offerto una prestazione da Oscar nel ruolo della sfidante padrona della situazione che lascia il ruolo di protagonista all’accreditata avversaria, per colpirla al momento giusto. L’Argentina è prima entrata nel vortice del dramma nazionale che voleva subito la testa di Sampaoli, per poi riprendere vigore e fiducia in seguito all’affermazione della Nigeria sull’Islanda (l’Albiceleste passerebbe il turno in caso di vittoria contro gli africani a mancata vittoria dell’Islanda sulla Croazia). Vedremo quale parte si ritaglieranno Germania e Svezia, certo è che la Svezia, ahinoi, ha già dimostrato di sapersi calare nella parte lo scorso 13 novembre a Milano. Rispetto alla gara d’esordio col Messico, Joachim Low dovrà sicuramente fare a meno di Mats Hummels che, complice un infortunio, lascerà il posto al compagno di team Niklas Sule, classe ‘95. L’unico dubbio di formazione del CT campione del Mondo 2014 è quello tra Khedira e Gundogan, che rispetto allo juventino darebbe più sostanza in quel centrocampo dove il Messico ha scorazzato a piacimento 6 giorni fa. Dall’altra parte arriva con qualche defezione anche la Svezia di Janne Andersson che, con Lindelof non ancora al 100% perde anche il sostituto Jansson, vittima di un problema intestinale che ha coinvolto anche gli “italiani” Helander e Rohden. Il 55enne CT svedese si mostra comunque sicuro dei mezzi a disposizione della sua Nazionale: “Il calcio è basato sull'esperienza, dentro e fuori dal campo, ma non c'è motivo di sentirsi svantaggiati. Abbiamo dimostrato che sappiamo come resistere a forti pressioni”.

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Germania e Svezia scenderanno in campo a Sochi alle 20 consapevoli del risultato di Corea del Sud – Messico, match in programma alle 17 alla Rostov Arena. La Tricolor è chiamata a confermarsi dopo la sorprendente vittoria inaugurale, per i coreani è già l’ultima spiaggia vista la sconfitta all’esordio con la Svezia. I messicani, dopo le critiche ricevute degli ultimi mesi, sono entrati in un’autentica luna di miele con i propri tifosi e opinione pubblica, e il “Recreacionista” Juan Carlos Osorio assicura che i suoi uomini manterranno alta la tensione e non toglieranno il piede dall’acceleratore. Dall’altra parte, Shin Tae-yong si è detto preoccupato per le condizioni climatiche sotto cui si giocherà il match (a Rostov la temperatura sfiorerà i 34 gradi, circa 15 in più rispetto a San Pietroburgo, dove gli asiatici hanno giocato il match d’esordio) e si affida al suo uomo più rappresentativo, quel Son che ha definito come il miglior calciatore asiatico.

 

La giornata sarà aperta dalla sfida valida per il girone G tra Belgio e Tunisia. Tra i Diables Rouges ha tenuto banco in patria la definizione di squadra “noiosa” di cui il CT Roberto Martinez si è detto contento perché questo significa che tutte le energie del gruppo sono dedicate al campo. Gli uomini di Martinez hanno offerto una solida prestazione nell’esordio contro Panama, sbloccato dalla prodezza di Dries Mertens e arricchito dalla doppietta di Romelu Lukaku. Indicati da più pari come una delle possibili candidate alla vittoria finale, i belgi non possono commettere errori contro il meno gettonato rivale per non correre rischi in vista del big match contro l’Inghilterra nell’ultima giornata del gruppo. Martinez dovrà fare ancora a meno dei due difensori Kompany e Vermaelen, guariti dai rispettivi infortuni ma non ancora al 100%. La Tunisia ha tenuto a lungo testa all’Inghilterra nella sfida di Volgograd, finendo per capitolare solo nei minuti di recupero di fronte all’implacabile Kane. Il CT Nabil Maaloul si dice orgoglioso di aver tenuto testa ad una formazione più prestigiosa e carica i suoi ricordando che sulla Tunisia ci saranno “gli occhi di tutto il mondo arabo”. 

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PROBABILI FORMAZIONI

 

BELGIO - TUNISIA

Otkrytie Arena (Mosca), ore 14

Arbitro: Marrufo (USA)

BELGIO (3-4-2-1): Courtois; Alderweireld, Boyata, Vertonghen; Meunier, Witsel, De Bruyne, Carrasco; Mertens, Hazard; R. Lukaku. All. Martinez

TUNISIA (4-2-3-1): Ben Mustapha; Ben Youssef F., Meriah, Ben Youssef S., Maaloul; Sassi, Skhiri; Badri, Bronn, Sliti; Khazri. All. Maaloul

 

COREA DEL SUD - MESSICO

Rostov Arena (Rostov), ore 17.

Arbitro: Mazic (SER)

COREA DEL SUD (4-3-3): Hyeon-uh Jo; Yong Lee, Young-gwon Kim, Hyun-soo Jang, Ju-ho Park; Ja-cheol Koo, Sung-yong Ki, Jae-song Lee; Heung-min Son, Shin-uk Kim, Hee-chan Hwang. All. Shin Tae-yong

MESSICO (4-2-3-1): Ochoa; Salcedo, Ayala, Moreno, Gallardo; Herrera, Guardado; Layun, Dos Santos, Lozano; Jimenez. All. Juan Carlos Osorio

 

GERMANIA - SVEZIA

Stadio Olimpico Fist (Sochi), ore 20.

Arbitro: Marciniak (POL)

GERMANIA (4-2-3-1): Neuer; Kimmich, J.Boateng, Sula, Plattenhardt; Gundogan, Kroos; Müller, Özil, Draxler; Werner. CT: Löw.

SVEZIA (4-4-2): Olsen; Lustig, Granqvist, Augustinsson, Jansson; Larsson, Ekdal, Forsberg, Claesson; Berg, Toivonen. CT: Andersson.

 

Articolo di: Giuseppe D'Asaro

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