Rugby
Venerdì 30 agosto si è concluso l'All Blacks Clinic: 43 giovani insieme ai campioni neozelandesi
Venerdì 30 agosto si è concluso l'ALL BLACKS CLINIC presso il Centro Sportivo Curioni di Milano. Il campus formativo degli ALL BLACKS, realizzato in collaborazione con RUGBY MILANO, ha permesso a 42 giovani rugbisti, ragazzi e ragazze giunti da tutta Italia e dall'estero (Belgio, Grecia e Slovenia), di allenarsi spalla a spalla coi campioni neozelandesi Norm Maxwell, Anthony Tuitavake, Evan Crawford e PJ Williams.
Il rapporto tra gli All Blacks e la città meneghina parte da lontano, grazie alla consolidata stima tra la federazione neozelandese e l’Associazione Sportiva Rugby Milano, che ha ospitato presso il Centro Sportivo Curioni l’unica tappa italiana del Clinic 2019. Gli All Blacks e Rugby Milano hanno già collaborato in passato: nel 2009 gli All Blacks ha fatto visita al Carcere Minorile Beccaria nell’ambito dei progetti formativi promossi all’interno della struttura dalla società sportiva milanese.
"Better people make better people": Norman Maxwell parte da questo concetto prima di analizzare il lavoro di tutta la settimana. Il primo messaggio dei campioni neozelandesi si lega al concetto di “Gentilezza”. Lo avreste immaginato che dietro ai campioni del mondo c'è innanzitutto la gentilezza? Partire da un 'buongiorno', accorgersi di che cosa ha bisogno il compagno, sorridere e incoraggiare. “Si parte da qui per costruire la forza in campo”.
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“Insieme” è l'altra parola chiave. Per spiegarla gli All Blacks usano una canzone Maori, “Tutira mai nga iwi, Tatou ta tou e” (Stand together people, All of us, all of us). Non siamo mai soli ma prendiamo forza dai nostri compagni.
Il format ha visto gli iscritti protagonisti di cinque giorni di attività, da lunedì a venerdì, con 12 sessioni di allenamento sul campo e 10 sessioni in aula, una vera e propria “full immersion” nella cultura rugbistica che ha fatto dei neozelandesi un riferimento e una icona non soltanto sportiva. È stata data grande attenzione alle skill individuali, un focus particolare sulla meta e poi approfondimenti sugli aspetti nutrizionali e di preparazione atletica.
Ma sono solo rugby: martedì c’è stato spazio per una passeggiata sui tetti dell’Highline Galleria Milano e in piazza Duomo, mentre mercoledì 28 agosto una serata meet & greet aperta ai fan, in cui tutti hanno avuto la possibilità di incontrare Norm, Ants, Evan e P.J.
A chiusura del clinic, venerdì 30 agosto, in una cerimonia aperta alle famiglie dei partecipanti, i ragazzi e le ragazze hanno eseguito l’Haka, la danza degli indigeni Maori resa celebre proprio dai campioni neozelandesi.
“Gli All Blacks a Milano hanno lasciato il segno, anzi lasciano un’impronta nel cuore di tutti i ragazzi che hanno partecipato al Clinic. Tutti i volontari di Rugby Milano, i dirigenti, i nostri tecnici che hanno partecipato sono rimasti colpiti dal loro modo di essere fare con concretezza. E’ stata un’esperienza molto positiva per il nostro club” commenta a conclusione il presidente biancorosso Sergio Carnovali.
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L’allenatore e coordinatore Evan Crawford commenta “Abbiamo migliorato le abilità individuali, abbiamo cantato canzoni Maori, parlato di nutrizione, danzato la Haka. È stata una fantastica esperienza, ma quello che alla fine abbiamo voluto lasciare a questi giovani atleti è soprattutto la consapevolezza di cosa vuol dire essere un All Blacks”. Il bilancio complessivo è positivo anche per Idroscalo “il perfetto scenario per una grande città come Milano, dove fare diversi sport in un parco meraviglioso - continua l'allenatore neozelandese - guardando alla struttura di questo Club, dal punto di vista di un neozelandese, ha le stesse facilities dei nostri Club: un campo principale, una palestra, una piscina vicina dove svolgere le attività di recupero, e poi una deliziosa Club House per non parlare di tutte le persone coinvolte. La città di Milano è molto fortunata ad avere tutto ciò. Porto un ottimo feedback in Nuova Zelanda e di sicuro se la Federazione deciderà di ripetere l’esperienza in Italia, questo deve essere il posto, a Milano e con Rugby Milano”.
Anthony Tuitavake, ex All Blacks: “E’ stata un’esperienza speciale per me che ho iniziato da poco a insegnare (conclusa la scorsa stagione nel Racing92 Tuitavake si è ritirato e da quest’anno sarà il coach di un U18 in un club di Montpellier, ndr), ho imparato dagli altri tecnici e soprattutto dai ragazzi. Spero non sia un addio ma un arrivederci a presto a Milano”.
Norman Maxwell, ex seconda linea degli All Blacks conclude con un'indicazione ai ragazzi da usare nei prossimi mesi: “Dedicate voi stessi ai vostri obiettivi, fate come gli All Blacks che fanno di se stessi un brand. Prendetevi le vostre responsabilità, al di là della tecnica, al di là degli allenatori, in campo (e nella vita) il successo dipende da voi”.
A sostegno dell'evento come sempre gli storici partner di New Zealand Rugby, Adidas e AIG, a cui si affiancano come ‘local sponsors’ Banco BPM, Fondazione Fiera Milano, Lamborghini e Sinapto.
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31/08/2019
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