Dobbiaco-Cortina

Percorsi di 42 km in classico sabato e di 32 km in tecnica libera domenica. Ecco i severi protocolli da rispettare

L’edizione del 2021 sarà una 44.a edizione memorabile per la seducente Dobbiaco-Cortina, la Granfondo è da decenni eccellenza tra le manifestazioni dedicate allo sci di fondo, in Italia è seconda per numeri e tradizione solo alla Marcialonga, lo storico tracciato collega l’alta Val Pusteria a Cortina d’Ampezzo ripercorrendo il tracciato della Ferrovia delle Dolomiti.

La 42km in classico di sabato sarà la seconda tappa del circuito internazionale Visma Ski Classics, la 32 km skating di domenica è una delle poche gare di questo genere che si svolge in tecnica libera nelle Alpi Orientali, l’anticipo delle gare al 23 e 24 gennaio, una settimana prima della mitica Marcialonga, ecco la lista degli ingredienti che ben miscelati rendono la Granfondo un cocktail aperitivo ideale per i Campionati del Mondo di Sci Alpino Cortina 2021. La 44° Dobbiaco – Cortina sarà speciale anche nel formato, infatti il regolamento e l’organizzazione saranno conformi ad un rigidissimo protocollo di prevenzione per il contagio della Covid-19.

Il presidente del comitato organizzatore Herbert Santer e il “vice” Igor Gombac si mostrano determinati a proseguire nell’organizzazione delle gare, nonostante le difficoltà oggettive nel programmare un evento di questa portata rispettando tutte le norme in vigore. Nei giorni scorsi c’è stato un confronto in videoconferenza con i Sindaci e l’amministrazione pubblica di entrambe le località coinvolte, il Comitato Organizzatore ha ricevuto il consueto sostegno sia da parte di Dobbiaco che da Cortina d’Ampezzo, durante l’incontro sono emerse le immaginabili problematiche derivanti dalla pandemia e si è stabilito di fare tutto il possibile per offrire anche nel 2021 un evento indimenticabile e sicuro per tutti i soggetti coinvolti.


“È chiaro - ha ribadito la coordinatrice generale Stephanie Santer - che seguiamo con attenzione l’evolversi della situazione e ci adegueremo in tempo reale a nuove eventuali regole. L’intenzione è di proporre la Granfondo di gennaio sul medesimo tracciato collaudato in particolare nell’ultima edizione. Se poi, ma ovviamente speriamo di no, ci saranno ulteriori restrizioni per lo svolgimento delle gare e per la pratica dello sport all’aria aperta come lo sci di fondo, decideremo di conseguenza”.

La storica Granfondo Dobbiaco-Cortina ha debuttato nel 1977 e nel 2010 è stata protagonista anche della Coppa del Mondo. Dall'aeroporto Militare di Dobbiaco fino al traguardo nel centro di Cortina, nel piazzale della ex stazione, è un susseguirsi di scenari fantastici, come nel 2020 sia la gara di sabato 23 gennaio - 42 km in tecnica classica – e quella di domenica - 32 km in tecnica libera - correranno nello stesso senso di marcia con arrivo in centro a Cortina. Dopo la partenza dall’aeroporto di Dobbiaco ci sarà un allungo verso San Candido, poi la gara transita attraverso la Nordic Arena di Dobbiaco, prosegue nei boschi per “accarezzare” il Lago di Dobbiaco, quindi il Cimitero di Guerra con un successivo passaggio al punto panoramico “Vista Tre Cime” e poi sulle sponde del Lago di Landro. Da Carbonin parte la salita che porta allo scollinamento della ‘cima Coppi’ a Passo Cimabanche, il punto più alto a 1.529 metri, successivamente il tracciato scende dolcemente verso Ospitale e Fiames e, dopo una passerella in periferia, e si concluderà nel centro di Cortina d’Ampezzo. Le due gare si differenziano per lunghezza ed alcune varianti che adeguano il tracciato allo stile, in entrambe si godranno i panorami mozzafiato e gli emozionanti e unici passaggi nei tunnel illuminati.

Ovviamente l’atmosfera in tempi di Coronavirus sarà diversa dal solito, ci dovranno essere il distanziamento fisico e l’uso della mascherina quando non si è in gara, non ci potranno essere manifestazioni di contorno o assembramenti, ma ci saranno come sempre le motivazioni che da anni spingono atleti ed amatori a partecipare alle gare popolari: la consapevolezza di condividere la passione per lo sport dello sci di fondo, la sfida dei propri limiti, la soddisfazione della fatica e lo stare all’aria aperta, quella salubre della montagna che fa pure dimenticare i momenti difficili.



 

20/11/2020