Zeta

ll giovanissimo fenomeno dello skateboard parla dello splendido rapporto con i genitori e racconta il momento di svolta a 18 anni

Foto di Gabriele Seghizzi/Red Bull Content Pool

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Continua il viaggio di “Zeta”, la nuova serie originale di Red Bull, in compagnia di 5 fuoriclasse dello sport rappresentanti della Generazione Zeta: il quarto protagonista è lo skater Alessandro Mazzara.

 

Il giovane talento di Cinecittà ha bruciato le tappe: ha iniziato a vincere e a mettersi in luce piuttosto precocemente. Dopo aver girato il mondo per competere con i migliori, senza dimenticare le sue radici, ricorda lo skate park di via Ciamarra, dove ha iniziato a praticare questo sport, un’oasi di libertà e di sicurezza per chi viene da quartieri difficili: “Lo skate è iniziato come un gioco, ai tempi non si poteva immaginare che sarebbe diventato tutta la mia vita. Non c’era nessuno che mi dicesse cosa fare, ero semplicemente me stesso, esprimevo tutta la mia creatività. Questa possibilità ti è concessa da pochi sport”.


Una passione vissuta con il pieno supporto del papà Gaspare e di mamma Daniela, che svolgono due ruoli completamente diversi nella vita di Alessandro: “A papà è sempre piaciuta l’idea di portarci qui, da quando avevo 7 anni è stato tutti i giorni con me e mio fratello. Sono due persone differenti mio padre e mia madre, io sono molto più simile a mia madre. La cosa bellissima del rapporto tra me e lei è che parliamo veramente poco di skate, quando basi la tua vita su qualcosa poi ti ritrovi tutto il giorno a parlare di quello. Mentre con mio padre, per il fatto che l’ha vissuto di più, ci trovavamo realmente a confrontarci. Su questo mi ha sempre aiutato.”


Il momento più difficile è stato quando ha dovuto accettare che, per rimanere competitivo e affrontare i più forti, avrebbe dovuto fare dei cambiamenti e dei sacrifici: “Ci sono ragazzini di 15 anni fortissimi, si allenano un sacco di ore al giorno tra palestra e skate; quindi, se vai in America e skati con il più scarso, la stessa persona è la più forte in Italia. Se vuoi realmente competere con queste persone devi fare quello che fanno loro, o meglio di loro. Ci sono cose che devono cambiare nel tuo stile di vita, nelle tue abitudini, però se vuoi devi. Si fanno dei sacrifici e li fai volentieri” – racconta Alessandro Mazzara – “A 18 anni ho realmente capito che era il mio momento. Lo skate è la cosa che amo fare di più in assoluto, l’unico modo per farlo più a lungo possibile è questo: iniziare a vivere con l’obiettivo di diventare il migliore. È un cambiamento difficile per il carattere che ho. A ho dovuto trovare un equilibrio, tutto mio”.


30/04/2024