Ironman

Gregory Barnaby in vetta al mondo Ironman: il triatleta italiano conquista la prima edizione delle Pro Series portandosi a casa 200mila dollari

Foto di Ironman

Vincere, specie ai massimi livelli mondiali, ha sempre un sapore speciale. Un sapore che diventa ancora più unico, fino a profumare di storia, quando si è i primi a scrivere il proprio nome nell’albo d’oro di una competizione internazionale che promette di avere un radioso futuro. Ci è riuscito il triatleta italiano Gregory Barnaby, che domenica 15 dicembre 2024 ha vinto in Nuova Zelanda la prima edizione di sempre delle IRONMAN Pro Series™, il circuito professionistico di IRONMAN®, in cui i migliori triatleti professionisti si sono confrontati in ogni angolo del pianeta in una sfida lunga mesi, con un calendario composto da 20 tappe.

 

Gregory Barnaby siede ora sul trono del mondo IRONMAN e si appresta ad affrontare il 2025 da nuovo re della disciplina, da trionfatore della più importante competizione “Pro” organizzata da IRONMAN, uno dei brand di maggior successo nel panorama sportivo globale, capace di dare lustro e fama internazionale al triathlon, uno sport tanto affascinante quanto complesso, per il suo susseguirsi di nuoto, ciclismo e corsa.

 

Il 33enne di Sant’Ambrogio di Valpolicella (VR) entra così di diritto nella ristrettissima cerchia di atleti azzurri capaci di raggiungere il top mondiale della loro disciplina. Oltre agli allori e all’onore di consegnare il suo nome alla storia di questo sport, con la sua vittoria Pro Series Barnaby ha conquistato un prize money di 200.000 dollari.


“Greg” Barnaby era arrivato in Nuova Zelanda da favorito. Forte di una precedente vittoria di tappa nell’IRONMAN 70.3 Asia-Pacific Championship Western Australia e di una serie di solidi risultati (questa stagione non è mai finito fuori dalla top-10 nelle gare IRONMAN), Barnaby si presentava a questa ultima e decisiva tappa delle Pro Series da primo in classifica, con due soli avversari a insidiarne il primato. 

 

La prova neozelandese – valevole anche come Mondiale – si è svolta sulla classica distanza dell’IRONMAN 70.3corrispondente a 2 km a nuoto90 km in bici e 21,1 km di corsa. In una prova che, come è sempre per IRONMAN, ha visto confrontarsi sullo stesso percorso sia i “Pro” che migliaia di atleti non professionisti arrivati in Nuova Zelanda in virtù dei risultati ottenuti quest’anno nei rispettivi “age group”. Oltre a Barnaby e alle triatlete professioniste Luisa Prat e Giorgia Priarone, per l’Italia erano in gara oltre 100 atleti e atlete.

 

Barnaby ha terminato la frazione di nuoto, che si è svolta nelle acque di Lake?Taupo, in 14esima posizione, riuscendo poi a recuperare alcune posizioni nella frazione di ciclismo. Soprattutto, in sella alla sua bici è riuscito a staccare di diversi minuti lo statunitense Matthew Marquardt, colui che più poteva insidiarlo in classifica. Nei 21,1 km finali – corsi in un tempo complessivo di 1:12:05 – Barnaby ha quindi potuto controllare la situazione, terminando la prova nono, diversi minuti davanti a Marquardt. 

 

Con un tempo finale di 3:40:14 l’azzurro ha ottenuto 2.515 punti (nelle Pro Series i punti si calcolano in base ai secondi di ritardi dal vincitore, che ha ottenuto 3.000 punti) e grazie a un totale annuale di 19.050 punti si è assicurato la vittoria delle Pro Series, con un notevole vantaggio di 436 punti sul tedesco Patrick Lange e di oltre 500 punti sul danese Kristian Høgenhaug. In un avvincente finale, perfetta diapositiva dell’imprevedibilità delle gare IRONMAN, Marquardt è passato in pochi minuti dal puntare alla vittoria Pro Series a finire ai piedi del podio.


«Pratico triathlon da vent’anni e questo è il mio più grande risultato», ha commentato Barnaby subito dopo il traguardo. «Per me il 2024 è stato un anno lungo e incredibile, culminato con una vittoria in Australia e coronato con la vittoria di queste Pro Series. Oggi è stata una giornata tosta: fin dalle prime bracciate mi sono trovato a dover inseguire e a dovermi gestire, perché sentivo di non avere la forma dei giorni migliori. Ma alla fine sono riuscito a rimanere lucido e conquistare questo risultato, di cui sono super orgoglioso. Non ho ancora stilato i piani per il 2025, ma senz’altro farò del mio meglio per difendere questo titolo».

 

Professionista dal 2021, Barnaby gareggia con il 707 Minini Team. La sua ascesa ai vertici del triathlon mondiale ha avuto un’impennata in quest’ultima stagione, che ha avuto il suo culmine con la vittoria australiana e con il trionfo alle Pro Series. Prima ancora, ad agosto, Barnaby era stato eccellente terzo nell’IRONMAN di Francoforte, valevole come Campionato Europeo su distanza “full” IRONMAN (3,9 km a nuoto, 180 km in bici e 42,2 km di corsa), facendo peraltro segnare la miglior prestazione italiana di sempre su distanza IRONMAN


Sull’onda del grande successo di questa prima edizione, le IRONMAN Pro Series già guardano al 2025: il grande “circus” dell’IRONMAN professionistico avrà 18 eventi in quattro continenti, e un montepremi finale di 1,7 milioni di dollari, equamente diviso tra uomini e donne, e con oltre 6 milioni di dollari in palio nelle varie tappe.

 

Le Pro Series 2025 si apriranno a marzo in Australia, per poi spostarsi in Sudafrica e proseguire ad aprile con due tappe statunitensi, in California e in Texas. Il 4 maggio sarà poi la volta di IRONMAN 70.3 Venice-Jesolo, che ospiterà la prima tappa europea della stagione, e la prima tappa italiana di sempre, delle Pro Series. Un altro grande segnale, insieme con la storica vittoria di Barnaby, di quanto e come l’Italia sia sempre più al centro della galassia IRONMAN. A settembre toccherà invece ad IRONMAN Italy Emilia-Romagna: fino al 25 dicembre sarà possibile iscriversi all’evento beneficiando della tariffa agevolata Flex90. 

16/12/2024