Biathlon

Mats Oeverby e Maren Kirkeeide vincono le gare pursuit dell'IBU Cup di Ridanna, battuta in volata Federica Sanfilippo

Foto di Sportissimus


Sia nell’inseguimento maschile che in quello femminile dell’IBU CUP a Ridanna sabato si sono imposti dei biatleti norvegesi. Se Mats Oeverby ha potuto esultare al termine della pursuit maschile svolta in mattinata, nel primo pomeriggio è stata la volta della sua connazionale Maren Kirkeeide, che ha battuto in volata la biatleta locale Federica Sanfilippo.


Kirkeeide e Sanfilippo hanno reso la gara estremamente avvincente. Dopo l’ultimo tiro era ancora in testa Vanessa Hinz, ma nell’ultimo giro di pista la biatleta tedesca non aveva più forze e ha perso posizioni. Così i circa 50 metri del rettilineo hanno deciso chi tra la 32enne Sanfilippo e Kirkeeide, che con i suoi 19 anni ne ha tredici in meno avrebbe vinto. In un primo momento è sembrato che Sanfilippo stesse ottenendo la seconda vittoria in casa, ma negli ultimissimi metri la norvegese ha accelerato, trovando i centimetri di vantaggio necessari. Così, per 2 decimi di secondo, si è imposta Kirkeeide, che assieme alle compagne di squadra ha festeggiato con frenesia la sua prima vittoria in IBU Cup.


Anche Sanfilippo, però, ha di che essere felice. I tre errori al tiro sono stati una spina nel fianco, ma in pista la biatleta di Ridanna ha mostrato ancora una volta la sua grande classe e, dopo la vittoria nella sprint di giovedì, ha ottenuto il secondo podio nel centro del biathlon di casa. Sono state convincenti anche le prestazioni di Michela Carrara, che con il pettorale numero 20 è riuscita ad avanzare fino all’ottava posizione, e soprattutto Beatrice Trabucchi. La 22enne non ha fatto errori al tiro ed è salita di 26 posizioni: arrivare 21a con il pettorale 47 è un bel risultato. Eleonora Fauner (30a), Martina Trabucchi (34a) e Sara Scattolo (35a) si sono classificate tutte entro le prime quaranta.



Pursuit maschile: vince un altro norvegese davanti a Lombardet


Se nella sprint di giovedì ha mancato il podio, sabato Mats Oeverby è salito sul gradino più alto. Sabato mattina il norvegese è stato quasi perfetto al tiro, ha mancato un solo bersaglio nell’ultima sezione di tiro in piedi, e ha impresso il suo marchio sull’inseguimento maschile. Come giovedì, anche sabato si è classificato secondo il francese Oscar Lombardot. Nella volata verso il traguardo Lombardot è riuscito a precedere un altro norvegese Aleksander Fjeld Andersen. Anche in quarta posizione si è classificato un biatleta norvegese, Martin Nevland. Il tedesco Lucas Fratzschner ha concluso la gara al quinto posto e, grazie a Martin Uldal (6°), anche questa ben quattro norvegesi si sono classificati tra i sei migliori.


Oltre ai norvegesi possono essere soddisfatti anche gli azzurri, visto che Daniele Cappellari si è classificato decimo ed è entrato nella Top10 di giornata. Partito con il pettorale numero 13, il 25enne ha recuperato tre posizioni grazie a due sessioni impeccabili nel tiro in piedi. Elia Zeni si è messo in luce nella sua seconda gara di IBU Cup ed è salito di una posizione raggiungendo il traguardo per 15°. Non sono, invece, rientrati tra i migliori trenta Iacopo Leonesi (35°), Michele Molinari (44°), Nicola Romanin (50°) e Cedric Christille (52°).


Domenica si svolgerà l’ultima giornata di gare dell’IBU Cup, durante la quale si terranno le mass start 60. Alle ore 10.30 toccherà agli uomini, poi alle 13.15 sarà la volta delle donne.



Le voci dei vincitori:


Mats Oeverby (Norvegia): “Sapevo di avere un buon livello nella sprint e oggi ho spinto. Al tiro oggi ho avuto sempre buone sensazioni, un buon controllo e questo è stato decisivo. Ho raggiunto e superato Lombardot Negli ultimi cento metri dell’ultimo giro, perché ero sicuro di essere più forte nello sprint. Domani noi norvegesi otterremo la terza vittoria in tre gare qui a Ridanna!”


Maren Kirkeeide (Norvegia): “Questa è la mia prima vittoria in IBU Cup. Sono estremamente felice. È stata così risicata: ho dato tutto in volata e alla fine la vittoria è stata questione di pochissimi centimetri. Oggi è stata decisiva anche la mia prestazione al tiro: ho fatto un solo errore nell’ultima sessione. Sono molto soddisfatta, spero che vada così anche domani.” 


17/12/2022