Olimpiadi Tokyo

L’Italia torna ai Giochi Olimpici dopo 17 anni! Impresa Azzurra a Belgrado: battuta la Serbia 95-102

L’Italia del basket torna ai Giochi Olimpici dopo 17 anni. I 12 Azzurri del CT Meo Sacchetti compiono la straordinaria impresa di battere la Serbia nel fortino della “Nikolic Arena” (102-95) conquistando così il pass per il torneo a Cinque Cerchi che si disputerà a Tokyo dal 25 luglio al 7 agosto. Dopo un digiuno durato ben tre edizioni (2008, 2012, 2016) la Nazionale torna nell’Olimpo della pallacanestro mondiale dopo esserne uscita, con la Medaglia d’Argento al collo, nel 2004 ad Atene.

Il commento del presidente Petrucci: "Una partita straordinaria, che rimarrà nella storia perché vincere in casa della Serbia è sempre un'impresa, indipendentemente dalle assenze delle due squadre. Una vittoria fantastica, merito di Meo Sacchetti e del suo staff. Ringrazio tutto il mondo del basket che ci è sempre stato vicino. La pallacanestro italiana meritava una gioia così grande".

Per l’Italia si tratta della 12esima partecipazione ai Giochi Olimpici: 1936 (7° posto), 1948 (17° posto), 1960 (4° posto), 1964 (5° posto), 1968 (8° posto), 1972 (4° posto), 1976 (5° posto), 1980 (Argento), 1984 (5° posto), 2000 (5° posto), 2004 (Argento).

A Tokyo 2020 (poi 2021), l’Italia giocherà nel girone con Australia, Nigeria e Germania, che ha vinto il Preolimpico di Spalato.

Il Commissario Tecnico Meo Sacchetti conquista la sua terza Olimpiade dopo le due partecipazioni da giocatore nelle edizioni di Mosca 1980 (Medaglia d’Argento) e Los Angeles 1984 (5° posto): “Ragazzi fantastici, buoni giocatori e ottimi giocatori. Con una squadra così l'allenatore diventa più bravo. Siamo stati molto intensi in difesa nel primo tempo e abbiamo tirato bene. Siamo rimasti concentrati nonostante il loro rientro e così abbiamo chiuso la gara. Sono felicissimo per i miei giocatori, che si sono goduti con gioia questa partita”.

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Gli Azzurri spezzano anche l’incantesimo che li vedeva soccombere contro la Serbia ormai dal 2008 fatte salve due eccezioni (Giochi del Mediterraneo 2009 con squadre sperimentali e amichevole nel 2014). Una striscia di sconfitte interrotta proprio in casa dei serbi e nella serata della partita numero 1.500 nella storia della nostra Nazionale maschile Senior dal 1926.

Le parole di Achille Polonara: “Siamo contentissimi perché abbiamo fatto un'impresa dopo 17 anni. Abbiamo fatto una gran partita di squadra, tutti quanti. Avevamo una gran voglia di vincere. Ci godiamo questa sera e da domani già pensiamo a Tokyo”.

Il commento del capitano, Nic Melli: “Gioia incredibile, troppo grossa. Ho detto a Nico (Mannion) che non sa quello che abbiamo fatto. Andare all'Olimpiade non succede sempre. Ce lo siamo detti prima della partita, la nostra carriera poteva cambiare con questa partita, ed è cambiata. Perché andare all'Olimpiade è qualcosa di unico. Ora ce la godiamo, è troppo bello. Sono contento per i miei compagni, tutti sono stati bravissimi a dare il loro mattoncino.”

Il primo tempo è bellissimo. Gli Azzurri entrano in campo senza paura, seppur sotto la pioggia di fischi della “Nikolic” Arena. Per nulla intimiditi, iniziano fin da subito a seguire il piano partita disegnato dallo staff tecnico. La Serbia rimane a guardare fino al 16-7, quando coach Kokoskov chiama il primo time out. Al rientro in campo con i pezzi pregiati (Micic e Teodosic) i serbi piazzano immediatamente un 8-0 che potrebbe spezzare le gambe all’entusiasmo Azzurro. Così non è, e anzi l’Italia continua a macinare gioco rispondendo con un 7-0 e tanta sostanza, guidata dall’imprendibile Mannion e dalle scorribande di tutti gli effettivi chiamati in causa, pronti su ogni pallone. Ad inizio secondo quarto la Serbia spinge e passa in vantaggio (31-30 al 13esimo) ma neanche stavolta l’Italia si fa intimidire. Prima dell’intervallo arrivano ben 6 triple consecutive, che mandano le squadre negli spogliatoi sul 57-45 Italia. In doppia cifra dopo venti minuti Polonara e Fontecchio (13), Mannion (11) e Tonut (10). Impossibile non citare la prova corale della difesa: encomiabile contro le bocche da fuoco dei padroni di casa.

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Ancora meglio in apertura di secondo tempo: le due triple di Polonara e Melli fanno volare l’Italia, che con il gioco da tre del neo giocatore del Fener si porta fin sul +19 (68-49). Il +24 (73-49) è merito della tripla dall’angolo di Pajola e dopo l’8-0 innescato dai 6 punti del solito Andjusic ci pensa ancora Mannion da otto metri a zittire la Nikolic Arena (80-61).

Il gioco da tre punti di Dobric in apertura di ultimo quarto ci spaventa (80-66) ma la Serbia è troppo aggressiva ed esaurisce il bonus dopo 45 secondi di gioco: dalla lunetta Tonut non tradisce (83-66).

Gli Azzurri mantengono un vantaggio tra i 15 e i 20 punti grazie alle penetrazioni di Pajola e Tonut e a un paio di magie di Fontecchio (91-75 dopo 4 minuti). La tripla di Polonara segna un nuovo solco (96-79), dopo i due errori dall’arco di Teodosic, e da quel momento l’Italia non si guarda più indietro, nonostante gli ultimi disperati tentativi di Andusic e Petrusev (98-90). I liberi di Mannion valgono il +10 a 34 secondi dalla fine (100-90), può scattare in campo una festa tutta Azzurra.

Tokyo, arriviamo!

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05/07/2021