Ironman
Oltre 2.400 partecipanti si sono cimentati a Cervia, sulla distanza Full di Ironman Italy. Il primo finisher è l’australiano Chris Beckmans
Foto di CarlesIturbe / IRONMAN
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Ancor prima di una gara contro gli altri, ogni IRONMAN® è una sfida con sé stessi, con i propri limiti e la volontà d’acciaio necessaria a superarli. Lo si è visto ancora una volta sabato 21 Settembre 2024 al traguardo del settimo IRONMAN Italy Emilia-Romagna a Cervia, dove l’arrivo dei triatleti sul lungo tappeto rosso è stato accolto da un pubblico in festa, che per tutto il pomeriggio non si è risparmiato negli applausi per ogni finisher, reduce da una gara di 3,8 km a nuoto, 180 km in bici e 42,2 km di corsa.
Il primo ad arrivare al traguardo e indossare la medaglia di finisher è stato l’australiano Chris Beckmans, che ha completato la sua prova in 8:22:02. Ha impiegato 53’43” per la prova a nuoto; 4 ore e 17 minuti per la frazione in bici, ad un’andatura media di 42 km/h, e 3 ore e 3 minuti per la parte di corsa, con un passo medio di 4 minuti e 22 secondi al chilometro.
Per quasi un triatleta su due al traguardo, quello di oggi è stato il primo Full IRONMAN della vita: a tutti questi “first timer” è dedicata la celebre campana posta in prossimità del traguardo di IRONMAN. Tra attese prime volte, ennesime riconferme e storie speciali, da ricordare e raccontare, gli ultimi triatleti arriveranno al traguardo fino a dopo la mezzanotte.
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UNA SFIDA CON SÉ STESSI
La giornata di IRONMAN Italy Emilia-Romagna 2024 si è aperta con una meravigliosa alba, un cielo limpido e un mare calmo. Alle 7:30 sono iniziate le sempre scenografiche ed emozionanti partenze di IRONMAN, accompagnate dalla musica e dal tifo di migliaia di persone presenti.
Già intorno alle 8:30 i primi atleti sono usciti dalle acque dell’Adriatico, la cui temperatura era poco superiore ai 23 °C. Come sempre, tanti appassionati e curiosi si sono fermati sul lungomare di Cervia per assistere alla T1, la transizione tra la parte a nuoto e quella in bici, che i più veloci hanno completato in meno di 5 minuti, in un’area cambio lunga 700 metri, con oltre 2.400 biciclette ad attendere altrettanti partecipanti.
Assieme agli atleti, si vedono sfilare fuori dalle transenne anche compagni, amici e genitori, che non perdono l’occasione di uno sguardo, un incoraggiamento, un supporto: IRONMAN è una sfida individuale, ma il successo è spesso frutto di un grande lavoro di squadra.
In una gara con atleti e atlete di ogni età, dai 18 agli 82 anni, intorno alle 10:30 di sabato mattina i battistrada del segmento ciclistico avevano già completato il primo dei due giri da 90 km, mentre molto più indietro di loro ancora c’era chi stava terminando la fase di nuoto.
I primi ciclisti si sono ripresentati alla zona cambio, sul Lungomare Grazia Deledda di Cervia, poco dopo le 12, con nelle gambe 180 chilometri e negli occhi i paesaggi senza tempo del borgo di Bertinoro e del Parco Naturale delle Saline, dove nemmeno i famosi fenicotteri rosa hanno voluto perdersi lo spettacolo di IRONMAN.
Con le ultime energie rimaste, gli atleti hanno poi affrontato la maratona sul percorso cittadino disegnato fra Cervia e Milano Marittima, per poi consegnarsi all’apoteosi all’interno del Fantini Club di Cervia. Le smorfie si trasformano in sorrisi, fra gli abbracci a chi ha supportato il sogno dei nuovi IRONMAN e l’incredulità degli occhi di chi è riuscito a renderlo realtà. Dai primi agli ultimi, l’entusiasmo è sempre lo stesso, o anche di più.
Sono maschere di sforzo e dolore, fra la gola che implora liquidi e le gambe che chiedono tregua dopo ore senza sosta, ma è proprio tutto questo che lo rende reale, che lo rende importante.
I risultati completi nel link sottostante
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23/09/2024
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