Olimpiadi Tokyo

Il giuramento olimpico è stato aggiornato ed è stato esteso da tre a sei giurati: ecco il nuovo testo per Tokyo 2020

Il giuramento olimpico è stato aggiornato ed è stato esteso da tre a sei giurati: due atleti, due tecnici e due giudici che lo pronunceranno nel corso della cerimonia di apertura dei Giochi Olimpici di Tokyo 2020 (TUTTO SULLA CERIMONIA). L’edizione giapponese che prenderà il via il 23 luglio è quindi sempre più caratterizzata dalla parità di genere, come fortemente voluto dal Comitato Olimpico Internazionale e stabilito dalla Carta Olimpica.

La nuova formulazione del giuramento olimpico è frutto di una serie di raccomandazioni fatte dalla Commissione degli atleti del CIO sulla rule 50.2 per aumentare le opportunità di espressione degli atleti durante i Giochi Olimpici. Tali raccomandazioni sono state approvate dal Comitato esecutivo del CIO lo scorso aprile.

La nuova formulazione del giuramento olimpico, a seconda del gruppo che sta parlando, diventa: "A nome degli atleti", "A nome di tutti i giudici" o "A nome di tutti gli allenatori e official".

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E ancora: "Promettiamo di prendere parte a questi Giochi Olimpici, rispettando e attenendoci alle regole, in uno spirito di fair play, inclusione e uguaglianza. Siamo solidali tra di noi e ci impegniamo per uno sport senza doping, senza imbrogli e senza alcuna forma di discriminazione. Lo facciamo per l'onore delle nostre squadre, nel rispetto dei Principi Fondamentali dell'Olimpismo e per rendere il mondo un posto migliore attraverso lo sport".

Su questo cambiamento significativo, Kirsty Coventry, presidente della Commissione Atleti del CIO, ha dichiarato: “Noi atleti olimpici siamo modelli e ambasciatori. Siamo uniti per inviare al mondo un potente messaggio di uguaglianza, inclusione, solidarietà, pace e rispetto”.

Il giuramento olimpico è stato recitato per la prima volta alla cerimonia di apertura dei Giochi Olimpici di Anversa 1920. Il testo originale è stato scritto dal barone Pierre de Coubertin, fondatore dei Giochi Olimpici moderni, e si è evoluto nel tempo per riflettere la natura mutevole delle competizioni sportive.

Da comunicato CONI.ù

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20/07/2021